Il progetto nasce per offrire ospitalità ai familiari dei bambini oncologici ricoverati nel vicino ospedale Del Ponte ma anche a ricercatori, tirocinanti e specializzandi
e associazioni impegnati nella lotta contro la malattia con l’obiettivo di migliorare cure, qualità di vita e quindi le possibilità di guarigione dei pazienti
La struttura (tre piani fuori terra oltre a seminterrato e sottotetto), sarà interamente ristrutturata per ottenere complessivamente nove piccoli appartamenti (bilocali e monolocali) oltre a spazi comuni di servizio e per il tempo libero e la socialità.
piano 1o 2o 3o
appartamenti
seminterrato
associazioni
piano rialzato
spazi comuni
L’edificio è stato acquistato nel 2021 all’asta dalla Fondazione Giacomo Ascoli per consolidare l’offerta socio sanitaria della città e per meglio conseguire gli scopi della Fondazione a favore dei piccoli pazienti e delle loro famiglie e sostenere la ricerca scientifica in convenzione con l’Università dell’Insubria.
Costruito a inizio ‘900 come edificio residenziale economico plurifamiliare, l’immobile all’ingresso di Varese per decenni è stato abbandonato fornendo un’immagine di degradata della città.
storia
Il legame con la storicità dell’edificio è garantito dal recupero delle attuali pavimentazioni in cotto per il primo piano e il seminterrato. Per le pavimentazioni esterne si riutilizzeranno mattoni pieni provenienti dalla demolizione delle strutture portanti del sottotetto.
L’abbattimento delle barriere architettoniche seguirà i principi dell’Universal Design di Ronald Mace: semplicità e poca tecnologia, in modo che tutto sia più facilmente fruibile da parte di tutti, a partire dall’inserimento di un ascensore e di una piccola rampa per l’accesso al piano rialzato.
La progettazione segue criteri di efficienza energetica, sostenibilità e socialità: Il Faro sarà una struttura che non solo accoglie, ma offre consolazione e aiuta al recupero delle forze grazie ad un’architettura terapeutica capace di trasmettere energia e fiducia in chi la abita.
Dal degrado a edificio elegante: il taglio in facciata, tra il prospetto intonacato e la copertura metallica, abbinato alle ampie vetrate dalla quota del calpestio del sottotetto, permetteranno di valorizzare l’intero prospetto. Tutti i balconi saranno sul lato ovest e su via Gradisca.
Il sottotetto: le vetrate dell’ultimo piano, posizionate alla quota di calpestio suscitano una percezione di continuità spaziale con l’esterno, creando una costante relazione di luminosità e calore con la bellezza del panorama e la dinamicità del contesto urbano che abbraccia chi vi abita.
“Mi piacerebbe poter essere più vicino a mio figlio durante i ricoveri. Insieme siamo più forti”
“La terapia è faticosa, e il viaggio per tornare a casa ancora di più. Rimanere vicino all’ospedale, avere tutta la famiglia riunita, migliorerebbe la nostra quotidianità e renderebbe meno pesanti le cure”
“Io so cosa significa avere accanto la propria famiglia durante le terapie. Questo mi ha dato più forza e coraggio”
Creato da mamma Elena e papà Manuel il gruppo organizza eventi di raccolta fondi in memoria di Nicholas, scomparso prematuramente all’età di nove anni a causa della leucemia.
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